venerdì 8 febbraio 2008

Costantino V, le prime recensioni

Salve a tutti

ecco una recensione che mi ha inviato Andrea Frediani

Certe cose mi riempiono di gioia. Come, ad esempio, vedere un amico puntuale, volitivo, entusiasta e competente come Nicola Bergamo pubblicare un libro, per giunta un libro dello spessore di “Costantino V imperatore di Bisanzio”. Il volume che la casa editrice Il Cerchio ha avuto il merito di pubblicare è chiaro ed esaustivo, utile per gli addetti ai lavori e stimolante per i profani. Attraverso le sue pagine si colgono le molteplici sfaccettature di un impero dalla storia tanto complessa, che grazie anche all’Associazione e la rivista on-line promosse da Nicola Bergamo in Italia sta interessando un pubblico più ampio di quello costituito dagli specialisti.

L’autore ha saputo individuare il corretto compromesso tra esigenze divulgative e scientifiche, documentando con cura il suo racconto e le descrizioni, mai prolissi né superficiali. Né mi aspettavo nulla di diverso da uno studioso che dedica molto del proprio tempo alla passione per Bisanzio. Casomai, l’incognita era costituita dalla sua capacità di esporre concetti in uno spazio più ampio di quello solitamente previsto da un articolo. Direi che se l’è cavata egregiamente anche sotto questo aspetto, resistendo all’impulso, inevitabile all’esordio, di “scrivere troppo”.

Il protagonista del libro viene esaminato da tutte le angolazioni – amministrativa, religiosa, militare, politica, culturale -, e ben inquadrato storicamente, mostrando anche al profano dove e quando si colloca la sua figura, e quale importanza rivesta per la storia di Bisanzio. Altrettanto puntuali si rivelano le escursioni dell’autore nei mondi con i quali Bisanzio e Costantino hanno interagito, in Oriente e in Occidente, inducendo il lettore a riflettere sull’incredibile numero di fronti su cui impero e imperatori si trovavano a operare. Proprio per questo motivo, ritengo che una monografia su un sovrano bizantino sia tra le prove più difficili da affrontare, soprattutto per un esordio. Se questo è il taglio che Nicola Bergamo intende dare ai suoi lavori, ben vengano altre biografie del genere…


Ecco inoltre la recensione a cura di Gionata Castaldi per l'Associazione Culturale Bisanzio

Sulle orme degli imperatori dimenticati.
Costantino V Imperatore di Bisanzio di Nicola Bergamo

a cura di Gionata Castaldi

"Il testo di Nicola Bergamo, “Costantino V- imperatore di Bisanzio”, edito da “il Cerchio”, è l’emblema di quanto sorprendenti possano essere i testi nell’oceanico mercato librario della piccola e media editoria. Ci troviamo dinanzi ad un’opera che si propone l’obiettivo, arduo per chi conosce l’Impero di Bisanzio, di restituire a quest’ultimo il ruolo che le spetta nella Storia del continente occidentale. La storiografia illuminista, rappresentata da autori quali Gibbon e Voltaire, videro nell’erede diretto dell’Impero Romano d’Oriente e nella sua storia “qualcosa di decadente, ingarbugliato e oltre modo prolisso.”

Il nostro giovane autore tenta di restituire la dignità negata attraverso una monografia su Costantino V, imperatore vissuto alla metà dell’VIII secolo. Udendo tale nome, il lettore non avvezzo alla storia di questa civiltà, non si spaventi. Un’introduzione sintetica e completa, ci immerge nella storia antecedente l’ascesa di questo imperatore. Viene dipinto un ritratto puntuale di Leone III, padre di Costantino e fondatore di una dinastia che regnerà sino agli inizi del IX secolo, svolgendo un ruolo di primo piano nello svolgimento storico europeo e medio-orientale. Il primo capitolo ci riporta la storia del giovane Costantino, il quale prende, pagina per pagina, spirito e corpo. Tutto ciò, nonostante la relativa scarsità delle fonti, puntualmente riportate, ed, in genere, la faziosità di autori bizantini. L’Impero, in quel periodo, vive difatti la sua diatriba iconoclasta.

Attraverso riforme religiose, gli imperatori vietano il culto delle immagini, perché idolatra. La maggioranza degli autori, contrari a tali riforme, ne fanno ritratti grotteschi, spesso non corrispondenti alla realtà effettuale delle cose. Nicola Bergamo riesce a filtrarle correttamente, con l’ausilio di altre fonti provenienti da ambienti diversi quali quello arabo ed armeno. Il secondo capitolo ci narra, con accuratezza e semplicità, le riforme amministrative apportate da Costantino V, il quale affinò il sistema dei temi e dei “contadini-soldato”, che avrebbe reso per altri tre secoli i confini protetti ed avrebbe permesso all’Impero di entrare nella sua cosiddetta “età dell’oro”. La biografia ci presenta, con l’ausilio di mappe dettagliate, le riforme amministrative e militari apportate da Costantino V. Il terzo capitolo è, forse, quello più suggestivo. Il lettore viene immerso direttamente nei campi di battaglia, al fianco del rinnovato esercito romeo(i romani d’Oriente), contro Arabi e Bulgari. Si narra delle conquiste, delle incursioni, delle ritirate strategiche, dei comandanti. Se le note, giustamente riportate, non ci ricordassero che questo è un saggio, la capacità descrittiva di Bergamo ci indurrebbe a pensare ad un romanzo storico di ottima fattura. Il capitolo quarto è emblematico. In questo, la storia di questo , a molti sconosciuto, Impero si intreccia con quello della nostra penisola. Una storia da molti ignorata prende forma e viene restituita quella dignità negata dalla storiografia tradizionale. Il ruolo svolto dall’Esarcato, ossia il centro amministrativo del governo bizantino nella penisola viene, difatti, spesso ignorata dagli storici più “in vista” del periodo. Tali vicende, come viene spiegato egregiamente nel libro, sono, invece, il presupposto per la creazione del Patrimonium Petrii, ovvero dello Stato Pontificio, e della discesa franca in Italia, con tutte le sue conseguenze. In tale contesto, ignorare l’Impero bizantino significa non comprendere appieno la storia italiana. Tutto ciò, viene esplicitato in questo capitolo ed è, come ho già detto, il filo conduttore di tutta l’opera. Il quinto capitolo, entra nel dettaglio delle diatribe che dominarono lo scenario teologico ed, insieme politico, di tutto un secolo. Nonostante l’apparente difficoltà dell’argomento, Bergamo semplifica gli eventi e le dottrine in campo, senza svilirle od impoverirle dal punto di vista contenutistico e dogmatico. Il ragionamento iconoclasta, in apparenza incomprensibile, diviene, così, razionale ed alla portata di tutti. Merito non irrisorio. Il sesto capitolo conclude il libro e, senza anticiparvi nulla, lo lascio a voi.
Per concludere, una nota sullo stile, il quale si presenta scorrevole e descrittivo quanto basta. Le note, spesso citate, vengono inserite in maniera pregevole, senza interrompere bruscamente la narrazione, come spesso, ahimè, capita a saggi di tal genere. La missione proposta da Nicola Bergamo, ossia restituire lustro ad una storia troppo spesso taciuta e relegata all’oblio accademico, sembra riuscire appieno. Un libro che, questo è il nostro augurio, riuscirà a divenire un canone per gli studi riguardo questo periodo e l’imperatore trattato, ed un esempio per tutti coloro che vogliano raccontare eventi dimenticati o troppo spesso taciuti, che hanno cambiato o caratterizzato il cammino dell’essere umano."

Ecco, infine, una serie di link attivi dove potrete comprare il libro


Libreriauniversitaria
Hoepli
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Libreriascuolacultura
Bol.it
Gullivertown

1 commento:

Strato ha detto...

Ciao Nicola durante questa settimana ho trovato un pò di tempo per girovagare tra le librerie di Bologna per trovare il tuo libro.Francamente credevo che la ricerca sarebbe stata estenuante ed inconcludente come quella del Santo Graal ,ma complice l'anticipo di primavera,la buona sorte (almeno in questo)l'ho trovato e al primo colpo. Lunedì scorso tra i vari giri mi ritrovai non nella selva oscura ,ma nella libreria Feltrinelli di Piazza Galvani sempre a Bologna per chiedere,appunto, del tuo libro.
Il pc del commesso alla mia domanda dava picche sulla presenza del testo e pensavo a ciò che mi dicevi giorni prima sull'impossibilità di trovarlo nelle grandi librerie come la Feltrinelli(forse alla Mondadori sarei stato più fortunato?).
Non contento però mi sono messo a gironzolare tra gli scaffali del settore storia e con grande meraviglia COSTANTINO V è comparso in bella vista vicino ad altri volumi di storia bizantina.
Ovviamente chiesi lumi al commesso di prima ,il quale ,dopo una breve ricerca sul pc disfattista, mi disse che il testo non figurava perchè non risultavi come autore ma come redattore.Sarà vero? Chissa? Comunque in questi giorni sto approfittando del pò di tempo libero per leggermi l'opera finita e certamente non mancherà il mio giudizio a fine lettura che sarà sicuramente positivo e che dettaglierò al momento.
Bene ci ribecchiamo sul sito tra qualche giorno e complimenti ancora.
Strato